Quattro proposte di legge costituzionali sono state presentate sul tema della separazione delle carriere, tutte riprendono il testo della proposta di iniziativa popolare su cui l’Unione delle Camere Penali Italiane nel 2017 raccolse le firme di oltre settantamila cittadini.

La battaglia identitaria dei penalisti italiani è stata mutuata da diversi sostenitori che ieri hanno presentato le proposte in una conferenza stampa presso la Camera dei Deputati.

La proposta normativa ha già <<destato profondo allarme>> nel Comitato direttivo centrale dell’Anm che ha approvato sul DDL una mozione che definisce gli esiti previsti <<non desiderabili>>.

Il disegno di legge si compone di dieci articoli volti a introdurre due distinti CSM per magistratura giudicante e requirente, entrambi presieduti dal Presidente della Repubblica, all’art. 7 prevede la modifica del primo comma dell’articolo 106 della Costituzione introducendo che «Le nomine dei magistrati giudicanti e requirenti hanno luogo per concorsi separati».