Cerca
Close this search box.

Encrochat: la decisione della Corte di Giustizia

Pubblichiamo la decisione della Corte di Lussemburgo sulla questione dell’ordine europeo di indagine per la trasmissione di prove già raccolte da un altro Stato membro.

La vicenda è nota (e già affrontata dalle Sezioni Unite) riguarda le prove acquisite dalla polizia francese e autorizzate da un tribunale francese, con la collaborazione di esperti dei Paesi Bassi trasmesse, in questo caso, alla Germania attraverso un ordine europeo di indagine.

La Corte di giustizia precisa le condizioni risultanti dalla direttiva relativa all’ordine europeo di indagine penale per quanto riguarda la trasmissione e l’utilizzo delle prove.
A tale proposito, un ordine europeo di indagine inteso a ottenere la trasmissione di prove già raccolte da un altro Stato membro può, a determinate condizioni, essere adottato da un pubblico ministero. La sua emissione non richiede che siano rispettate le condizioni applicabili alla raccolta di prove nello Stato di emissione. Tuttavia, deve esistere la possibilità di un controllo giurisdizionale successivo sul rispetto dei diritti fondamentali delle persone interessate. Inoltre, una misura di intercettazione eseguita da uno Stato membro sul territorio di un altro Stato membro deve essere tempestivamente notificata a tale Stato. Il giudice penale deve, a determinate condizioni, escludere gli elementi di prova raccolti se la persona interessata non è in grado di svolgere le proprie osservazioni su di essi.

Condividi su:

Articoli Correlati
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore