Il sistema di indennizzo per le vittime di omicidio: la sentenza della CGUE Corte di Giustizia, Quinta Sezione, sentenza del 7 novembre 2024, Burdene, causa C-126/23, ECLI:EU:C:2024:937
Segnaliamo ai lettori la recente sentenza della Corte di Giustizia UE, relativa a un caso italiano, con la quale si è deciso che: L’art. 12, par. 2, della direttiva 2004/80/CE del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativa all’indennizzo delle vittime di reato, dev’essere interpretato nel senso che esso osta a una normativa di uno Stato membro che prevede un sistema di indennizzo per i reati intenzionali violenti che subordina, in caso di omicidio, il diritto all’indennizzo dei genitori della persona deceduta all’assenza di coniuge superstite e di figli di tale persona e quello dei fratelli e delle sorelle di quest’ultima all’assenza di detti genitori.
Normativa di riferimento
Art. 1, decisione quadro 2001/220/GAI del Consiglio, del 15 marzo 2001,relativa alla posizione della vittima nel procedimento penale
Art. 12, direttiva 2004/80/CE del Consiglio, del 29 aprile 2004, relativa all’indennizzo delle vittime di reato
Art. 2, direttiva 2012/29/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012,che istituisce norme minime in materia di diritti, assistenza e protezione delle vittime di reato e che sostituisce la decisione quadro 2001/220/GAI
Precedenti
Corte di giustizia, Grande Sezione, sentenza del 16 luglio 2020, Presidenza del Consiglio dei Ministri, C-129/19,EU:C:2020:566
Corte di giustizia, Decima Sezione, sentenza del 7 settembre 2023, KRI, C-323/22, EU:C:2023:641
Corte di giustizia, Grande Sezione, sentenza dell’11 ottobre 2016, Commissione/Italia, C-601/14, EU:C:2016:759