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BREXIT: condizioni di rifiuto del MAE e valutazione dei rischi

Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 29 luglio 2024, Alchaster,
causa C-202/24, ECLI:EU:C:2024:649

Segnaliamo ai lettori la recente sentenza della Corte di Giustizia UE, con la quale si è deciso che:
L’art. 524, par. 2, e l’art. 604, lett. c), dell’Accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica, da una parte, e il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, dall’altra, letti in combinato disposto con l’art. 49, par. 1, della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, devono essere interpretati nel senso che un’autorità giudiziaria dell’esecuzione è tenuta, quando una persona oggetto di un mandato d’arresto emesso sulla base dell’accordo in parola invochi un rischio di violazione del menzionato art. 49, par. 1, in caso di consegna al Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, a causa di una modifica, sfavorevole a detta persona, delle condizioni di liberazione condizionale, intervenuta successivamente alla presunta commissione del reato per il quale detta persona è perseguita, a procedere a un esame autonomo quanto alla sussistenza di siffatto rischio prima di pronunciarsi sull’esecuzione di tale mandato d’arresto, in una situazione in cui l’autorità giudiziaria in parola ha già escluso il rischio di violazione dell’art. 7 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950, basandosi sulle garanzie offerte, in via generale, dal Regno Unito per quanto riguarda il rispetto di detta convenzione e sulla possibilità per la stessa persona di proporre un ricorso dinanzi alla Corte europea dei diritti dell’uomo. Al termine dell’esame summenzionato, tale autorità giudiziaria dell’esecuzione dovrà rifiutare l’esecuzione di detto mandato d’arresto soltanto se, dopo aver richiesto all’autorità giudiziaria emittente informazioni e garanzie supplementari, disponga di elementi oggettivi, attendibili, precisi e opportunamente aggiornati che dimostrino l’esistenza di un rischio reale di modifica della portata stessa della pena comminata il giorno della commissione del reato di cui si tratta, la quale implichi l’irrogazione di una pena più grave di quella inizialmente comminata.

Normativa di riferimento
  • Art. 49, Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea
  • Art. 1, par. 1, decisione quadro 2002/584/GAI, del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri
  • Art. 126, Accordo sul recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione europea e dalla Comunità europea dell’energia atomica
  • Artt. 1, 3, 522, 524, 596, 599, 600, 601, 602, 603, 604 e 613, Accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione tra l’Unione europea e la Comunità europea dell’energia atomica, da una parte, e il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, dall’altra
  • Art. 7 CEDU
Precedenti
  • Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 18 aprile 2023, E.D.L. (Motivo di rifiuto fondato sulla malattia), C-699/21, EU:C:2023:295
  • Corte di Giustizia, Sesta Sezione, sentenza del 14 settembre 2023, Sofiyska gradska prokuratura (Mandati d’arresto successivi), C-71/21, EU:C:2023:668
  • Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 6 settembre 2016, Petruhhin, C-182/15, EU:C:2016:630
  • Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 25 luglio 2018, Minister for Justice and Equality (Carenze del sistema giudiziario), C-216/18 PPU,EU:C:2018:586
  • Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 31 gennaio 2023, Puig Gordi e a., C-158/21, EU:C:2023:57
  • Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 21 dicembre 2023, GN (Motivo di rifiuto fondato sull’interesse superiore del minore),C-261/22, EU:C:2023:1017
  • Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 5 aprile 2016, Aranyosi e Căldăraru, C-404/15 e C-659/15 PPU, EU:C:2016:198
  • Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 22 febbraio 2022, Openbaar Ministerie (Giudice costituito per legge nello Stato membro emittente), C-562/21 PPU e C-563/21 PPU, EU:C:2022:100
  • Corte di Giustizia, Prima Sezione, sentenza del 17 marzo 2021, JR (Mandato di arresto – Condanna in uno Stato terzo, membro del SEE), C-488/19, EU:C:2021:206
  • Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 2 aprile 2020, Ruska Federacija, C-897/19 PPU, EU:C:2020:262
  • Corte di Giustizia, Prima Sezione, sentenza del 19 settembre 2018, RO, C-327/18 PPU, EU:C:2018:733
  • Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 28 marzo 2017, Rosneft, C-72/15, EU:C:2017:236
  • Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 5 dicembre 2017, M.A.S. e M.B., C-42/17, EU:C:2017:936
  • Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 2 febbraio 2021, Consob, C-481/19, EU:C:2021:84
  • Corte di Giustizia, Quarta Sezione, sentenza del 10 novembre 2022, DELTA STROY 2003, C-203/21, EU:C:2022:865
  • Corte di Giustizia, Seduta plenaria, parere del 18 dicembre 2014, 2/13, Adesione dell’Unione alla CEDU, EU:C:2014:2454
  • Corte EDU, Grande Camera, sentenza del 21 ottobre 2013, Del Río Prada c. Spagna, ricorso n. 42750/09,  CE:ECHR:2013:1021JUD004275009
  • Corte EDU, sentenza del 31 agosto 2021, Devriendt c. Belgio, ricorso n. 35567/19, CE:ECHR:2021:0831DEC003556719

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