Pubblichiamo il documento di indirizzo rivolto ai capi degli Uffici Giudiziari con riferimento alla “fase due”.
Riprendendo i precedenti provvedimenti finalizzati a dare una maggiore omogeneità sul territorio nazionale, si ribadisce la necessità di “implementazione crescente” delle attività nei mesi di maggio, giugno e luglio. Si sintetizzano alcuni punti di interesse:
- Il contesto di riferimento della “fase due”. La maggiore criticità è individuata in “una forte variabilità delle linee guida di ripresa dell’attività giudiziaria”, pur a fronte del miglioramento del contesto pandemico e della fine del lockdown. Tale quadro di riferimento ha ribaltato l’ottica precedente e consente di individuare il focus principale nel monitoraggio da parte del circuito sanitario. Si invita pertanto alla maggiore e progressiva ripresa per i mesi di giugno e luglio dell’attività amministrativa e giudiziaria degli uffici.
- Lavoro agile. Gli uffici giudiziari risultano avere posto in progetti di lavoro agile il 77% del personale contro il 73,8% della media del pubblico impiego. E’ prevista una indennità giornaliera per le attività svolte a partire dalle ore 13.45. Si invita all’apertura degli uffici più ampia per diminuire la presenza di personale in contemporanea. Su tale tema si segnala che dai contatti con l’Avvocatura e le organizzazioni sindacali sono emerse alcune criticità, in particolare relative agli uffici Unep e Giudice di Pace. Con riferimento a tale punto si raccomanda una diversa modulazione del rapporto tra lavoro in presenza e lavoro agile.
- Digitalizzazione. L’incremento degli strumenti telematici ha richiesto e richiederà ancora l’acquisto dei necessari strumenti tecnologici. Ad oggi in ogni caso si registrano:
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- circa 9000 abilitati sugli applicativi da remoto di tipo amministrativo;
- circa 26.000 utilizzatori della piattaforma e-learning;
- circa 45.000 utenti abilitati all’applicativo Teams (comprensivo della intera platea di utenti).
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Tuttavia si sottolinea come l’utilizzo degli strumenti da remoto rispetto alla platea degli utenti abilitati, veda uno scarso utilizzo quantitativo giornaliero (salvo che della piattaforma e-learning), si rende pertanto necessario monitorare l’utilizzo degli strumenti da remoto del personale autorizzato ai fini di concreta utilità del servizio offerto.
4. Si raccomanda infine di proseguire con il costante confronto con i COA locali e le organizzazioni sindacali e le autorità sanitarie locali.