Norme di condotta (c.d. codice etico)
Il c.d. codice etico della Rivista si conforma alle linee guida del COPE (Committee on Publication Ethics), pubblicate all’interno della pagina web https://publicationethics.org. In particolare, si precisa quanto segue:
- Requisiti di qualità scientifica della Rivista online: La Rivista si impegna ad assicurare livelli elevati di correttezza e professionalità. Non contiene informazioni fuorvianti per lettori ed Autori, né imita altre pubblicazioni online. Include una dichiarazione relativa agli obiettivi della Rivista e definisce chiaramente i lettori ai quali si rivolge. La Rivista pubblica lavori scientifici – rispettivamente, articoli e note a sentenza – ai sensi del vigente Regolamento per la classificazione delle riviste nelle aree non bibliometriche,attinenti alle materie penalistiche o processual-penalistiche, nonchè di interesse interdisciplinare per le materie suddette. Gli Autori dei lavori pubblicati sono in maggioranza studiosi strutturati presso Università o enti ed istituti di ricerca italiani e stranieri ovvero facenti parte del personale di ricerca delle suddette istituzioni ovvero dotati di prestigio nella comunità scientifica internazionale. Particolare attenzione viene prestata all’apertura ed al pluralismo in ragione della varietà dell’origine culturale e della matrice accademica degli Autori. La larga maggioranza dei lavori scientifici pubblicati è caratterizzata da originalità, ampiezza della trattazione, correttezza metodologica e analisi critica, oltre che per la ricchezza delle fonti e dell’informazione bibliografica. Inoltre, il carattere scientifico dei contributi pubblicati sulla rivista è determinato dal grado elevato di approfondimento, testimoniato dal taglio critico, dalla presa in considerazione del dibattito internazionale (ove rilevante per la disciplina) e dall’accuratezza nella ricerca delle fonti e bibliografica nonché nell’informazione di base. Oltre ai lavori scientifici, la Rivista pubblica “editoriali” di autorevoli studiosi di materie penalistiche, processual-penalistiche o di interesse interdisciplinare per le materie suddette; contributi a ”forum” o “discussioni” attinenti alle scienze penalistiche integrate; documenti pubblici relativi alle materie penalistiche e, in un’apposita rubrica, pagine classiche, “senza tempo”, d’interesse penalistico. L’ISSN della Rivista è chiaramente visibile sul Fascicolo trimestrale.
- Procedimento di revisione (double-blinde peer review):
- La Direzione[1]vigila sulla qualità accademica e sugli aspetti etici dei contenuti della Rivista. Essa è inoltre vincolata alle disposizioni di legge vigenti in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio. Nell’assumere le proprie decisioni, la Direzione si avvale del supporto del revisore.
- La Direzione garantisce che i contributi di cui è proposta la pubblicazione siano valutati per il loro contenuto scientifico, senza riguardo per genere, orientamento sessuale, religioso, cittadinanza, etnia, né orientamento scientifico, accademico e politico dell’autore.
- La Direzione garantisce l’anonimato – in fase di revisione – sia degli autori sia dei revisori.
- Ogni lavoro scientifico è sottoposto ad una previa valutazione di ammissibilità da parte della Direzione o del Comitato Scientifico Editoriale della Rivista e ad una successiva revisione. I Revisori non fanno parte della Direzione, né del Comitato di Redazione; essi sono selezionati tra Professori di prima e seconda fascia di Diritto penale e di Diritto processuale penale, italiani e stranieri, tenendo conto delle competenze specifiche di volta in volta, tra i componenti del Comitato scientifico dei revisori o tra autorevoli esperti universitari esterni. Tutte le pubblicazioni inserite nel Fascicolo trimestrale sono sottoposte a revisione e tale dicitura è indicata – per ragioni stilistiche dell’editore – nella seconda di copertina.
- La forma di revisione adottata è la double-blinde peer review, c.d. revisione paritaria a doppio cieco, che è finalizzata a garantire il livello qualitativo della Rivista. A tal fine i contributi pervenuti per la pubblicazione nella Rivista vengono trasmessi in forma anonima dalla Direzione al revisore, scelto tra Professori di prima e seconda fascia di Diritto penale e di Diritto processuale penale, italiani e stranieri, tenendo conto delle competenze specifiche. I revisori operano nel rispetto del codice etico della Rivista e dei doveri ivi indicati. Il Revisore invia alla Direzione, nel rispetto dei tempi indicati, la scheda di valutazione del lavoro, indicando la meritevolezza di pubblicazione. Qualora il giudizio sia di meritevolezza della pubblicazione, il Revisore può indicare, in prospettiva migliorativa, ulteriori interventi. Sono oggetto di revisione i contributi destinati ad essere inseriti sulla rivista trimestrale denominata “Fascicolo”. La documentazione relativa alla procedura di revisione svolta per ciascun contributo è conservata dalla Direzione della Rivista.
- Il revisore selezionato che non si senta qualificato alla revisione del manoscritto assegnato o che sappia di non essere in grado di eseguire la revisione nei tempi richiesti, ovvero che si trovi in una posizione di conflitto di interesse deve notificare la sua decisione al Comitato di Direzione, rinunciando a partecipare al processo di revisione. I manoscritti ricevuti per la revisione devono essere trattati come documenti riservati.
- La revisione deve essere condotta con obiettività. I referee devono esprimere le proprie opinioni in modo chiaro e con il supporto di argomentazioni documentate. La pubblicazione è dichiarata inammissibile qualora il lavoro non sia attinente alle tematiche trattate dalla Rivista o sia manifestamente privo dei requisiti di scientificità di cui all’art.18 del vigente Regolamento ANVUR, ovvero priva di approfondimento, taglio critico e riferimenti bibliografici. La valutazione di inammissibilità è sinteticamente motivata ed è contenuta in una scheda precompilata depositata presso la Rivista. L’esito negativo della valutazione e la relativa motivazione sono comunicati all’Autore – garantendo l’anonimato del valutatore (double-blind peer review) – con l’avvertenza che il lavoro potrà essere rivalutato qualora si rimedi ai deficit riscontrati. Conformemente all’art. 9 co. 5 del vigente Regolamento ANVUR, non sono sottoposti a revisione i soli “contributi non rilevanti per le finalità che presiedono alla classificazione delle Riviste”, segnatamente gli editoriali e i contributi a forum o discussioni. I contributi non scientifici diversi dagli editoriali sono pubblicati previo parere positivo, espresso in via informale dalla Direzione scientifica. L’esito della Revisione è comunicato alla Rivista mediante la compilazione di apposita scheda precompilata, con l’aggiunta di eventuali commenti; l’esito della valutazione può essere positivo, negativo oppure negativo con riserva: in tal caso, potrà essere pubblicato successivamente, a seguito della valutazione, da parte dello stesso Revisore, dell’adeguamento del lavoro alle correzioni/integrazioni suggerite. In caso di grave ritardo del Revisore, la Direzione lo sostituisce con altro Revisore scelto secondo i criteri già indicati. Le schede di revisione sono conservate presso la Rivista. L’esito della valutazione è comunicato dalla Rivista all’Autore. Durante l’intero procedimento di revisione, il lavoro ad essa sottoposto è considerato riservato e ne è vietata la diffusione o utilizzazione. La Rivista non garantisce l’accettazione del lavoro per la pubblicazione, né tempi di pubblicazione inferiori a 90 giorni. I lavori non scientifici sono pubblicati secondo la procedura descritta nel citato spazio “procedimento di revisione” all’interno del sito web.
2.1. Conflitto d’interessi e divulgazione
I manoscritti ricevuti per la revisione devono essere trattati come documenti riservati. Essi non devono essere mostrati o discussi con chiunque non sia previamente autorizzato dalla Direzione. Informazioni riservate o indicazioni ottenute durante il procedimento di revisione devono essere ritenute fiduciarie e confidenziali: non possono essere usate a proprio vantaggio. I Referee sono tenuti a non accettare in lettura articoli per i quali emerge un conflitto di interessi dovuto a precedenti specifici rapporti di collaborazione o concorrenza con l’Autore (di per sé ignoto, ma comunque individuato per deduzione) e/o a conflitti di interessi derivanti da rapporti di concorrenza, di collaborazione, o altro tipo di collegamento con aziende o enti che abbiano relazione con l’oggetto del manoscritto. Il conflitto di interesse deve essere immediatamente comunicato alla Direzione che provvede a designare altro Revisore.
2.2. Integrità scientifica
I Direttori potranno chiedere agli Autori le correzioni e le integrazioni ritenute opportune, anche a seguito della valutazione anonima dei revisori. Gli Autori possono esprimere in proposito le loro osservazioni o obiezioni, su cui deciderà poi la Direzione.
La Direzione si riserva di procedere a modifiche meramente editoriali dopo la prima correzione delle bozze, per l’omogeneità di pubblicazione della Rivista. Se il Comitato di Redazione, o altri componenti dei Comitati, rilevano o ricevono segnalazioni in merito ad errori o imprecisioni o plagio in un articolo pubblicato, ne danno tempestiva comunicazione all’autore e alla Direzione che effettuerà le opportune verifiche e contatterà gli autori per consentire loro di rispondere alle osservazioni.
In caso di errori o imprecisioni, segnalati da lettori, Autori o editori, se non invalidano il lavoro nel suo complesso, verrà pubblicata una correzione il prima possibile. Il documento verrà corretto con una data di correzione. Se l’errore invalida l’opera o parti sostanziali di essa, l’articolo verrà ritirato con una spiegazione del motivo della ritrattazione (“honest error”, errore in buona fede). Se un Autore individua in un suo articolo un errore o un’inesattezza rilevante, deve informare con tempestività la Rivista e fornire tutte le indicazioni necessarie per segnalare in calce o in appendice dell’articolo le doverose modifiche. Egli deve inoltre provvedere alla correzione del manoscritto collaborando attivamente con il team editoriale, anche qualora la segnalazione gli giunga dalla Direzione o Redazione della Rivista, salvo accordo con essa.
In caso di pratiche contrarie all’integrità scientifica, la Direzione, effettuate le opportune verifiche e sentito l’autore dell’articolo, qualora sussistano le condizioni, ritira l’articolo e potrà agire nelle sedi istituzionali opportune. La Direzione della rivista risponde a osservazioni sulla cattiva condotta nei lavori pubblicati poste da organizzazioni che si occupano di integrità della ricerca. In generale, la Direzione ha una responsabilità collettiva nella documentazione dell’attività di ricerca della rivista e interviene ogni volta che viene a conoscenza di possibili comportamenti scorretti.
2.3. Riservatezza, trasparenza e proprietà intellettuale
Tutti i componenti dei Comitati si impegnano a non rivelare informazioni sugli articoli proposti per la pubblicazione a persone diverse dall’autore, dai revisori e dall’editore o stampatore, e si impegnano a non usare per ricerche proprie i contenuti degli articoli non pubblicati senza l’espresso consenso scritto dell’autore. Ogni contributo indica il nome, o i nomi, dell’Autore. La paternità dell’opera deve risultare con chiarezza: devono apparire come coautori tutti coloro che abbiano dato un contributo significativo alla realizzazione dell’articolo. Deve anche essere esplicitamente riconosciuto il contributo dato da altre persone in modo significativo ad alcune fasi della ricerca. Nel caso di contributi a più mani, deve risultare correttamente con chiarezza la quota-parte di ogni Autore.
2.4 Dibattito e pubblicità
La rivista accoglie con favore le osservazioni dei lettori alle opere pubblicate e prenderà in considerazione la loro pubblicazione per favorire il dibattito scientifico, purché vengano proposte in maniera tempestiva. Agli autori delle opere verrà data la possibilità di rispondere per promuovere ulteriormente il dibattito. Eventuali modifiche o correzioni, successive al dibattito, seguono la disciplina di cui all’art. 2.2. del Codice Etico.
2.4. Cattiva condotta del Revisore
La Direzione in considerazione la cattiva condotta del Revisore e perseguono qualsiasi accusa di violazione della riservatezza, mancanza della dichiarazione di conflitti di interesse (finanziari o non finanziari), uso inappropriato di materiale riservato o ritardo della revisione per trarne un vantaggio competitivo. Le accuse di gravi comportamenti scorretti dei revisori, come il plagio, sono portate nelle sedi istituzionali.
- Organismi della Rivista: Gli organismi che compongono la Rivista ed i relativi componenti sono indicati sia sul sito web, sia all’interno della Rivista trimestrale.
- Copyright
Il titolare del diritto d’autore è nominato in tutti gli articoli pubblicati. Tuttavia gli organismi della Rivista si impegnano ad impedire la pubblicazione di lavori che contengono plagi o dati scorretti. I contributi proposti per la pubblicazione non devono essere stati pubblicati come materiali coperti da coptright da altre riviste. Nel caso siano destinati alla pubblicazione in volumi, tale destinazione deve essere indicata in nota.
- Regole di correttezza relative alle pubblicazioni (“Publication Ethics”):
- a) i reclami relativi alla mancata o gravemente tardiva pubblicazione di lavori saranno valutati dalla Direzione della Rivista; b) saranno evitati conflitti di interesse, in particolare nella scelta dei Revisori di ciascun lavoro; c) è consentita esclusivamente la pubblicazione di lavori inediti, tuttavia, su richiesta dell’Autore, può essere autorizzata la pubblicazione successiva in lavori collettanei o capitoli di libri; d) La vigilanza sul rispetto delle regole di correttezza compete alla Direzione della Rivista.
- Periodicità della pubblicazione: La rivista denominata “Fascicolo” è una rivista trimestrale. Di converso, sulla pagina web possono essere inseriti contributi di rilievo scientifico, non destinati all’inserimento nella rivista trimestrale, anche con frequenza quotidiana.
- Accesso: I contenuti della Rivista sono ad accesso libero.
- Archiviazione: La conservazione dei contenuti della Rivista in caso di cessazione della pubblicazione sarà garantita dall’Editore.
- Fonti di entrate: Le eventuali fonti di entrate (ad esempio pubblicità) sono indicate o altrimenti evidenti sul sito web e non incidono sull’autonomia delle decisioni editoriali. Gli eventuali annunci pubblicitari saranno chiaramente separati dalle pubblicazioni.
[1] Si precisa che, nei primi quattro mesi di vita della Rivista, la “Direzione” era denominata “Direzione Scientifica”, il “Comitato Scientifico Editoriale” era denominato “Comitato Scientifico” e il “Comitato Scientifico” era denominato “Comitato dei revisori”. La modifica del nomen è stata determinata dalla necessità di conformare i nomi dei comitati al vigente Regolamento ANVUR. Tuttavia nessuno dei comitati è stato modificato nelle sue funzioni e i componenti sono rimasti i medesimi, salvo alcune integrazioni nel numero dei membri. Al “Comitato Editoriale” si è deciso di dare la nomenclatura di “Comitato Scientifico Editoriale” al sol fine di sottolineare ai lettori la componente qualificata del suddetto comitato, composto interamente da professori di prima e seconda fascia. Tale modifica è stata decisa dalla Direzione nel mese di maggio 2020.