Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 21 dicembre 2023,
GN (Motif de refus fondé sur l’intérêt supérieur de l’enfant), causa C-261/22, ECLI:EU:C:2023:1017
Segnaliamo ai lettori la recente sentenza della Corte di Giustizia UE, con la quale, in merito a un caso italiano, si è deciso che:
L’articolo 1, parr. 2 e 3, decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri, come modificata dalla decisione quadro 2009/299/GAI del Consiglio, del 26 febbraio 2009, letto alla luce dell’art. 7 e dell’art. 24, parr. 2 e 3, Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, dev’essere interpretato nel senso che esso osta a che l’autorità giudiziaria dell’esecuzione rifiuti la consegna della persona oggetto di un mandato d’arresto europeo per il motivo che tale persona è la madre di minori in tenera età con lei conviventi, a meno che, in primo luogo, tale autorità disponga di elementi atti a dimostrare la sussistenza di un rischio concreto di violazione del diritto fondamentale al rispetto della vita privata e familiare di tale persona, garantito dall’art. 7, Carta dei diritti fondamentali, e dell’interesse superiore di detti minori, quale tutelato dall’art. 24, parr. 2 e 3, di tale Carta, a causa di carenze sistemiche o generalizzate in ordine alle condizioni di detenzione delle madri di minori in tenera età e di cura di tali minori nello Stato membro emittente e che, in secondo luogo, sussistano motivi seri e comprovati di ritenere che, tenuto conto della loro situazione personale, gli interessati corrano detto rischio a causa di tali condizioni.
Normativa di riferimento
- Art. 3, par. 1, Convenzione ONU sui diritti del fanciullo del 1989
- Artt. 1, 7, 15, 17, e 23, decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri
- Artt. 2 e 18, L. 22 aprile 2005, n. 69 – Disposizioni per conformare il diritto interno alla decisione quadro 2002/584/GAI del Consiglio, del 13 giugno 2002, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri
Precedenti
- Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 21 dicembre 2021, Randstad Italia, C‑497/20, EU:C:2021:1037
- Corte di Giustizia, Prima Sezione, sentenza del 22 settembre 2022, Bundesrepublik Deutschland (Sospensione amministrativa della decisione di trasferimento), C‑245/21 e C‑248/21, EU:C:2022:709
- Corte di Giustizia, Quarta Sezione, sentenza del 9 novembre 2023, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Nozione di danni gravi), C‑125/22, EU:C:2023:843
- Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 22 febbraio 2022, Openbaar Ministerie (Giudice costituito per legge nello Stato membro emittente), C‑562/21 PPU e C‑563/21 PPU, EU:C:2022:100
- Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 31 gennaio 2023, Puig Gordi e a., C‑158/21, EU:C:2023:57
- Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 18 aprile 2023, E.D.L. (Motivo di rifiuto fondato sulla malattia), C‑699/21, EU:C:2023:295
- Corte di Giustizia, Decima Sezione, sentenza dell’11 marzo 2021, État belge (Rimpatrio del genitore di un minore), C‑112/20, EU:C:2021:197
- Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenze del 26 marzo 2019, SM (Minore sottoposto a kafala algerina), C‑129/18, EU:C:2019:248
- Corte di Giustizia, Prima Sezione, sentenza del 14 gennaio 2021, Staatssecretaris van Justitie en Veiligheid (Rimpatrio di un minore non accompagnato), C‑441/19,EU:C:2021:9
- Corte di Giustizia, Grande Sezione, sentenza del 5 aprile 2016, Aranyosi e Căldăraru, C‑404/15 e C‑659/15 PPU, EU:C:2016:198
- Corte di Giustizia, Prima Sezione, sentenza del 25 luglio 2018, Generalstaatsanwaltschaft (Condizioni di detenzione in Ungheria), C‑220/18 PPU, EU:C:2018:589
- Corte di Giustizia, Seduta Plenaria, parere del 18 dicembre 2014, 2/13, (Adesione dell’Unione alla CEDU), EU:C:2014:2454