In attesa del testo ufficiale in italiano, pubblichiamo la decisione del caso Sy c. Italia in lingua francese, la Corte ha riscontrato diverse violazioni della Convenzione.
Il ricorrente in questo caso, che soffriva di un disturbo della personalità e di un disturbo bipolare, era rimasto in detenzione in carcere per quasi due anni nonostante le decisioni dei tribunali interni affermassero che la sua salute mentale era incompatibile con tale detenzione, prima del suo trasferimento in un Centro Residenziale per l’esecuzione delle misure preventive (REMS), e successivamente ad un servizio psichiatrico carcerario. La Corte ha ritenuto che non avesse beneficiato di alcuna strategia terapeutica globale per il trattamento del suo disturbo, in un contesto generale di cattive condizioni di detenzione.
Come la Corte aveva sottolineato in diverse occasioni in passato, ribadisce i Governi dovrebbero organizzare il loro sistema carcerario in modo tale da garantire il rispetto della dignità dei detenuti, a prescindere dall’aspetto economico o difficoltà logistiche.