Corte europea dei diritti dell’uomo, Prima Sezione, sentenza del 6 febbraio 2025, Arcerito c. Italia, ricorso n. 50843/18
La sentenza segnalata ha ad oggetto la condanna da parte della Corte d’Assise d’Appello del ricorrente italiano, assolto in primo grado, senza che sia stata riassunta la testimonianza di colui che è stato ascoltato in primo grado.
Nello specifico, il ricorrente è stato dichiarato colpevole sulla base di dichiarazioni testimoniali ritenute dalla Corte d’Assise insufficienti a supportare la colpevolezza, ma successivamente valutate come decisive per la condanna da parte della Corte di Assise d’Appello.
Tuttavia, la sentenza di condanna in appello era emessa senza che fosse riascoltato il testimone le cui dichiarazioni erano ritenute decisive.
A parere della Corte europea dei diritti dell’uomo, tale circostanza ha violato in modo significativo i diritti di difesa, con conseguente lesione dell’art. 6, par. 1 CEDU e condanna nei confronti dell’Italia.
Normativa di riferimento
Art. 6, par. 1, CEDU
Precedenti citati
Corte europea dei diritti dell’uomo, Terza Sezione, sentenza del 5 luglio 2011, Dan c. Moldavia, ricorso n. 8999/07
Corte europea dei diritti dell’uomo, Prima Sezione, sentenza del 29 giugno 2017, Lorefice c. Itali, ricorson. 63446/13
Corte europea dei diritti dell’uomo, Prima Sezione, sentenza del 25 marzo 2021, Di Martino e Molinari c. Italia , ricorsi nn. 15931/15 e 16459/15
Corte europea dei diritti dell’uomo, Prima sezione, sentenza dell’8 luglio 2021, Maestri e altri c. Italia , ricorsi nn. 20903/15 e altri
Corte europea dei diritti dell’uomo, Terza sezione, sentenza del 26 giugno 2012, Găitănaru c. Romania , ricorso n. 26082/05
Allegati