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Processo Regeni, questione costituzionalità presentata dalla Procura di Roma

Il processo sulla morte del ricercatore Giulio Regeni si trova da tempo in una fase di stallo a causa del rifiuto di collaborare alla notifica degli atti agli imputati da parte delle Autorità egiziane.

La Procura della Repubblica di Roma ha chiesto al Gup di valutare la questione di costituzionalità dell’art. 420 bis c.p.p., che pubblichiamo in calce per l’interesse che riveste, con cui ‹‹Si chiede di dichiarare la rilevanza e la non manifesta infondatezza della questione di costituzionalità, in riferimento agli artt. 3, 10, 11, 24, 111, 117 della Costituzione, dell’art. 420 bis c.p.p. – in relazione all’art. 6 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali e alla Direttiva 2012/29/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2012 in materia di effettività del diritto alla celebrazione del processo sia per le vittime di reato sia per l’accusato – nella parte in cui non prevede che si possa procedere “in assenza” dell’accusato nei casi in cui la formale mancata conoscenza del procedimento dipenda dalla mancata assistenza giudiziaria da parte dello Stato di appartenenza o di residenza dell’accusato stesso››.

La prossima udienza è fissata per il 31 maggio.

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