Il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico sulla proposta di direttiva sul tema della violenza contro le donne.
La Direttiva criminalizza la violenza fisica, nonché la violenza psicologica, economica e sessuale contro le donne in tutta l’UE, sia offline che online. La mutilazione genitale femminile e il matrimonio forzato saranno criminalizzati come crimini a sé stanti. Inoltre, le forme più diffuse di violenza informatica saranno criminalizzate in base alle nuove norme, inclusa la condivisione non consensuale di immagini intime (compresi i deepfake), il cyber-stalking, le molestie informatiche, l’incitamento all’odio misogino e il “cyber-flashing”.
Non è stato trovato un accordo sulla definizione dello stupro basato sulla assenza di consenso che era contenuta nella proposta della Commissione.
Pubblichiamo il testo della proposta ed il testo approvato dal Consiglio, segnalando la modifica del considerando 37) <<La produzione di prove del comportamento sessuale passato della vittima per contestarne la credibilità e l’assenza di consenso nei casi di violenza sessuale, in particolare in caso di stupro, può rafforzare il perpetuarsi di stereotipi dannosi nei confronti delle vittime e portare a una vittimizzazione ripetuta o secondaria. Pertanto, fatti salvi i diritti della difesa, gli Stati membri dovrebbero garantire che prove relative al comportamento sessuale passato della vittima siano permesse solo quando siano rilevanti e necessarie.>>