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Relazione sulle misure cautelari e riparazione per ingiusta detenzione – 2022

Il Governo ha presentato alle Camere la relazione sui dati relativi all’applicazione delle misure cautelari nell’anno 2022, nonché alle sentenze di riconoscimento del diritto alla riparazione per ingiusta detenzione, all’entità delle somme erogate ed ai procedimenti disciplinari nei riguardi dei magistrati per le accertate ingiuste detenzioni.

Alcune notazioni di metodo inducono a considerare il sistema di elaborazione dei dati suscettibile di miglioramenti. Il tasso di risposta degli uffici nel 2022, ad esempio, è pari all’80% del totale.

Le misure cautelari custodiali costituiscono il 57% di tutte le misure emesse.

La maggioranza dei procedimenti applicativi di misure cautelari personali coercitive non viene definita nel medesimo anno (59,5%).

La relazione prende in esame le sole 33.039 misure emesse nel 2022 e definite nello stesso anno per affermare che “L’elevata percentuale dell’82,3% sembra attestare che i procedimenti ove vengono emesse misure cautelari personali di tipo coercitivo hanno tempi di definizione molto ridotti“. Tale affermazione è discutibile, in considerazione del fatto che sono stati analizzati i soli procedimenti definiti nel 2022, il 17,7% dei quali risultano iscritti in anni precedenti.

In considerazione del dato che il 59,5% delle misure cautelari emesse nel 2022 non ha trovato definizione nello stesso anno, può ipotizzarsi che vi sia una percentuale non irrisoria di misure di durata pluriennale.

Quanto ai dati relativi alle riparazioni per ingiusta detenzione i distretti più significativi quanto a numero di richieste sono quelli di Napoli (161), Reggio Calabria(155), Catanzaro (138) e Roma (119).

Con riferimento alla entità delle riparazioni, dai dati forniti del MEF risulta che l’importo complessivamente versato a titolo di riparazione per ingiusta detenzione nell’anno 2022 risulta pari a € 27.378.085 ed è riferito a 539 ordinanze con le quali le Corti di Appello hanno disposto il pagamento delle somme.

Infine, appare significativo che nel 2022 vi sia stato un solo procedimento nei confronti di magistrato per responsabilità disciplinare, concluso peraltro con pronuncia di non doversi procedere.

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