Ci ha lasciati prematuramente il Prof. Gianrico Ranaldi, componente del comitato dei revisori della nostra Rivista.
Gianrico era un caro amico.
Non solo mio, ritengo di tutti quelli che nell’ambiente accademico o dell’avvocatura lo hanno conosciuto, più o meno approfonditamente.
Era molto facile apprezzarlo, stimarlo e volergli bene perché univa alle riconosciute capacità professionali una eccezionale educazione e signorilità che ne esaltava ancor di più le doti.
Già da tempo Professore associato di Diritto processuale penale presso l’Università di Cassino, da pochi mesi aveva conseguito l’abilitazione alle funzioni di Professore Ordinario.
Esercitava anche, con altrettanto riconosciuta capacità, la professione di Avvocato, alla guida di un prestigioso e storico studio in Cassino, avviato dal padre.
Ricorderò sempre con piacere i primi anni in cui mi affacciai al mondo dell’Università: Gianrico aveva otto anni più di me, che in ambito professionale sono un abisso, e fu uno dei (futuri) amici che mi accolsero come se fossi sempre stato con loro, con la semplicità e la modestia dei grandi.
Concentratissimo durante le relazioni nei convegni, allegro e “compagnone” la sera a cena, con un’ironia esaltata dalla sua tipica “erre moscia”
Ci mancherà.
Alla famiglia ed ai suoi cari vanno le sentite condoglianze di tutti i componenti di Penale Diritto e Procedura