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“Solo Dio è innocente”: l’ultimo romanzo di Michele Navarra, l’avvocato scrittore con la passione del dubbio

 

C’è una Sardegna bella e misteriosa, un po’ aspra, ma accogliente.

Eppure lontana, idealmente, dai luoghi del turismo cui siamo abituati. Un’isola che è un’isola, cioè una dimensione “altra”, abitata da una comunità con le sue regole antiche, valide solo per chi ci è nato.

Perché solo chi ci è nato le può capire.

Non tutti i personaggi le accettano di buon grado, ma tutti, in qualche modo, ad esse sottostanno.

Qui si dipana l’intricata storia del nuovo, avvincente romanzo di Michele Navarra, che porta l’avvocato Alessandro Gordiani, protagonista di tutti i suoi romanzi, in una terra da lui amata sin da bambino.

Il racconto si svolge tra Roma, dove vive e lavora, e la Sardegna, dove sperava di trascorrere le vacanze, ritrovandosi, invece, inaspettatamente coinvolto nella sua veste di avvocato, in un oscuro caso di omicidio.

Gordiani non è un avvocato come gli altri.

Non accoglie con entusiasmo la richiesta di difendere il presunto assassino di un giovane ragazzo.

Ma dopo un attento vaglio “etico”, decide di accettare l’incarico.

Il suo tormento, però, non finirà.

Lo accompagnerà per tutto il processo.

Ogni scelta difensiva sarà valutata scrupolosamente, con l’idea che da essa possa dipendere la vita di un uomo.

A stemperare il peso di questa responsabilità, la presenza degli altri componenti dello studio legale, tutti personaggi ben tratteggiati, che coadiuvano il protagonista nella difesa, in un entusiasmante lavoro di squadra.

Non svelerò l’intreccio, gli indizi disseminati nel libro, le false piste su cui l’autore vuole portarci e ci porta.

Per non privare il lettore del piacere della scoperta.

‘Solo Dio è innocente’ è un romanzo coinvolgente, che può essere letto tutto d’un fiato, correndo dietro alla trama.

Oppure con più lentezza, cogliendo i molti spunti di riflessione in esso contenuti.

Tutta la produzione di Michele Navarra, giunto ormai al suo sesto romanzo, è certamente ascrivibile alla letteratura di evasione, ma con un obiettivo alto e raggiunto: rendere la complessità dell’essere umano, soprattutto nel momento della scelta, privata o professionale che sia.

Insieme con l’idea che anche la decisione più difficile possa, infine, esser presa e poi affrontata, contando sulle proprie capacità, il confronto con l’altro, una buona dose di coraggio ed il più prezioso degli alleati, l’ironia.

In questo senso, ‘Solo Dio è innocente’ prosegue un percorso avviato con i precedenti romanzi, ma con una scrittura più matura, una struttura più solida ed un meccanismo narrativo mirabile.

E’ un libro che piacerà molto agli avvocati perché affronta con precisione filologica la complessità del nostro processo, dimostrando quanto esso sia appassionante senza bisogno di ricorrere ad invenzioni che, con lo scopo di affascinare il lettore, ne tradiscano la verità normativa.

Ma piacerà a tutti perché sa raccontare il travaglio interiore di chi costantemente dubita, di se stesso e degli altri.

L’avvocato anche per professione, l’essere umano per natura.

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